martedì 7 maggio 2024

pc 7 maggio - un primo maggio massiccio e combattivo in Colombia - immagini originali - tratti da maoistroad

 

Primero Mayo internacionalista, masivo y combativo

Primero Mayo internacionalista, masivo y combativo 1
Bloque Internacionalista y Revolucionario – Plaza de Bolívar (Bogotá)

La jornada del Primero de Mayo en Colombia estuvo mediada por algunos hechos que hicieron de la conmemoración algo especial y particular. Por una parte, la evidencia para todo el mundo de la crueldad y el encarnizamiento hacia el pueblo palestino por parte del Estado sionista de Israel y los imperialistas. Por otro lado, la utilización de las manifestaciones, por parte del gobierno reformista, para respaldar sus reformas y al propio Petro, como respuesta a la última marcha convocada por la mafia uribista y demás sectores cavernarios el pasado 21 de abril.

Estos hechos, hicieron que este Primero de Mayo tuviera la característica de ser una jornada de apoyo al pueblo palestino. Si bien, había bloques que especialmente destacaron la condena al genocidio, como los bloques Internacionalistas y Revolucionarios, en todas las manifestaciones se vieron banderas de Palestina y arengas de solidaridad con un pueblo que tal vez muchos no conocen, pero sí saben que está siendo cruelmente exterminado. La otra característica fue la de ser masiva, marcharon además del movimiento sindical y los revolucionarios, otros sectores de luchadores que respaldan al gobierno, que odian la mafia uribista, y que quieren pelear. La prensa burguesa se quedó callada ante el gran número de asistentes que evidentemente fueron más que los convocados el 21 de abril.

Esa fue otra de las características del día, un ambiente de combatividad, de odio a las clases dominantes que se han opuesto desde el Congreso a las limitadas reformas del gobierno, que atacan a Gustavo Petro, el cual para muchos es el presidente que representa el cambio, pero también rechazando las políticas antisindicales, antilaborales de los patronos, contra los despidos, contra la violencia… es decir, por las exigencias que desde el levantamiento del 2021 no han sido resueltas.

En cuanto a las fuerzas revolucionarias, fue muy importante la participación de los bloques Internacionalistas y Revolucionarios, en la que hicieron parte organizaciones sindicales que vienen en un proceso de reestructuración, de rompimiento con el sindicalismo burgués y luchando por rescatar las banderas de la independencia de clase; así como organizaciones revolucionarias y comunistas que tienen de común el deslinde con el reformismo y claro está, el internacionalismo como un principio de clase. En estos bloques se distinguieron las consignas revolucionarias contra la explotación mundial imperialista, contra la agresión de los imperialistas a los pueblos del mundo, en especial al pueblo palestino, contra el Estado de los ricos, por la reivindicación de los mártires de Chicago, los maestros del proletariado, la ciencia el marxismo leninismo maoísmo y por la revolución.

En cuanto a la UOC (mlm), llevó a las marchas la propaganda revolucionaria, se distribuyó en las principales ciudades del país el llamado ¡El imperialismo no tiene salvación: los proletarios deben sepultarlo!, el número 510 de Revolución Obrera, el folleto El fuego subterráneo que vuelve a renacer y demás publicaciones que a lo largo de 25 años la organización ha editado, luchando por elevar la consciencia de los trabajadores a la conciencia socialista. Propaganda que fue bien recibida por los manifestantes, como lo fue el llamado a retomar el camino de la lucha y del levantamiento popular del 2021, empezando por retomar las Asambleas Populares.

Este Primero de Mayo damos un parte de victoria por cuanto, la fuerza proletaria se movilizó en su día, luchando espontáneamente en su mayoría, contra los males del sistema, en solidaridad con sus hermanos de clase en el mundo. También un parte de victoria en la unidad de los revolucionarios y su esfuerzo por dar claridad al pueblo sobre el camino correcto para conquistar sus reivindicaciones, y su emancipación definitiva. Claro aún el Movimiento Comunista no está a la vanguardia, pues el Partido Revolucionario no se ha concretado, pero este Primero de Mayo dejó ver que existen sectores de vanguardia entre el proletariado y la intelectualidad, lo cual exige redoblar los esfuerzos de los mlm para convertir esa fuerza en organización para avanzar al Congreso de restauración del Partido Comunista en Colombia.

El fuego subterráneo del que hablaba el obrero August Spies hace 138 años, vuelve a renacer y está vez deberá ser el volcán que barra con su lava ardiente el mundo de la explotación, el mundo del oprobio, el mundo de la ganancia al mando, el mundo burgués.

Bogotá

pc 7 maggio - I media occidentali sono complici dei crimini di guerra israeliani

 

Immagine di copertina per il post

Un giornalista palestinese: i media occidentali “ipocriti e razzisti” consentono i crimini di guerra israeliani a Gaza

MEMO. I media occidentali hanno perso ogni parvenza di neutralità e sono diventati “parte del problema” quando si tratta dei crimini di guerra in corso di Israele contro i Palestinesi nella Striscia di Gaza, secondo un giornalista palestinese, riferisce l’Agenzia Anadolu.

“I media occidentali consentono a Israele di commettere questi crimini di guerra e massacri di Palestinesi perché si rifiutano di coprire ciò che sta realmente accadendo sul campo”, ha detto Ahmed Alnaouq, un giornalista palestinese con sede a Londra ad Anadolu.

“È molto forte e chiaro che i media occidentali ora sono ipocriti quando si tratta di questa guerra a Gaza”.

Più di 23 membri della famiglia di Alnaouq  sono stati uccisi nel continuo attacco israeliano contro Gaza, tra questi suo padre, i fratelli, le sorelle e 14 nipoti.

Per lui, i media occidentali sono “partner” nei crimini di Israele.

I media occidentali: complici dei crimini di guerra israeliani.

“I media occidentali hanno un lavoro. Il loro compito è riportare le notizie come avvengono e non stanno facendo il loro lavoro”, ha detto.

“Anche la comunità internazionale ha la responsabilità di impedire a Israele di commettere queste atrocità contro il popolo palestinese ma, sfortunatamente, non sta facendo il suo lavoro”.

Ha anche criticato i media occidentali per la loro apatia nei confronti dell’implacabile uccisione di

pc 7 maggio - No ai 62 licenziamenti Esselunga. No al supersfruttamento - info solidale


62 lavoratori del reparto carni di Esselunga sono stati licenziati / sospesi perché si sono opposti al supersfruttamento. Chiediamo a i clienti Esselunga che esprimano la loro solidarietà rifiutando l’acquisto della carne fino a che i 62 lavoratori non saranno riammessi al lavoro rispettando i loro diritti.
La carne venduta nei supermercati Esselunga è lavorata dai disossatori e mondatori dello stabilimento di Pioltello Limito.
Qui la cooperativa C.M. Services opera da parecchi anni con oltre 60 lavoratori, imponendo a questo lavoro di per sé faticoso ritmi pesanti che logorano l’organismo, di fatto un lavoro a cottimo. Due anni fa 14 lavoratori che rifiutarono questi ritmi per lavorare normalmente, sono stati licenziati. Il loro rappresentante sindacale SI Cobas era stato licenziato qualche mese prima con motivazioni pretestuose.
Il 30 aprile è scaduto un secondo appalto nello stesso reparto, gestito dalla EOS, con una trentina di lavoratori. Per 10 anni essi hanno lavorato, senza cottimo e senza problemi, ma Esselunga ha deciso di trasferirli alla C.M. Services.
Un accordo sindacale sottoscritto anche da Esselunga prevedeva l’applicazione della “clausola sociale”, ossia il passaggio diretto da EOS a C.M. Services, mantenendo le stesse condizioni salariali e normative precedenti, compresa l’anzianità. Ma C.M.
Services ha detto loro che se volevano lavorare dovevano accettare un’assunzione come nuovi assunti, senza anzianità e con il lavoro a cronometro.
22 lavoratori EOS, iscritti al SI Cobas, hanno respinto questo ricatto e il 29 aprile hanno scioperato contro la violazione dell’accordo, sostenuti da 40 lavoratori C.M. Services, pure iscritti al SI Cobas, scesi in sciopero per solidarietà. C.M. Services, al posto di applicare l’accordo ha bloccato i badge dei 40 sospendendoli “cautelarmente”, di fatto un pre-licenziamento. Risultato: dal 30 aprile 62 macellai che lavorano per Esselunga
sono a casa, colpevoli di opporsi al supersfruttamento, sono a casa, licenziati o sospesi!
Una condotta antioperaia e antisindacale che Esselunga sta coprendo, in violazione degli accordi.
Il 30 aprile, nell’ambito dello sciopero nazionale della logistica, i lavoratori licenziati e sospesi hanno picchettato i quattro ingressi del complesso Esselunga di Pioltello dalle 6 di mattina. La Polizia in tenuta antisommossa è intervenuta a sgomberare i picchetti nel pomeriggio, ma Esselunga per la prima volta da parecchi anni ha dovuto chiudere i negozi il 1° Maggio, perché gli scaffali della carne e dei prodotti freschi erano sguarniti.
La lotta contro i licenziamenti continuerà fino alla riammissione dei lavoratori e all’abolizione del cottimo obbligatorio, con il sostegno del SI Cobas.
In attesa di una soluzione positiva della vertenza, dopo un primo incontro in Prefettura martedì 7, chiediamo a tutti i solidali di sostenere le iniziative di lotta, e ai clienti abituali Esselunga di boicottare i negozi e comunque non acquistare più carne fino a quando i lavoratori che hanno osato lottare saranno tenuti fuori.
Si cobas

pc 7 maggio - Arrestata Torino perché indossa una bandiera palestinese e tenta di avvicinarsi al passaggio della tappa del Giro d'Italia

 

pc 7 maggio ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Palermo!

 

pc 7 maggio - Genova - Toti arrestato - C'è sicuramente materia per arrestare quasi tutti i presidenti delle Regioni - e a salire ... - Primo commento dal Clap

Toti arrestato. Genova in mano alle gang imprenditorial-mafiose

Stamattina, è arrivato l’arresto di un pilastro storico del berlusconismo, il governatore della Liguria Giovanni Toti, che si era addirittura inventato un movimento personale

L’accusa è corruzione. 

Con lui infatti finisce indagato anche l’ex presidente dell’Autorità portuale genovese nonché – ora – amministratore delegato di Iren, multiutility del settore energetico – per cui è scattata l’accusa di «corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio».

Ma l’epicentro dell’inchiesta è il nome di Aldo Spinelli, imprenditore portuale tra i più noti.

Gli affari sotto esame riguardano alcune concessioni di aree portuali, come quella del Terminal Rinfuse, pagamenti in nero di spazi pubblicitari (come il maxi cartellone luminoso sul grattacielo più alto di Genova e dove spesso è apparsa la scritta Esselunga, il cui consigliere d’amministrazione Francesco Moncada è stato temporaneamente interdetto dall’attività imprenditoriale).

La corruzione di Toti si sarebbe concretizzata in 74.000 euro in cambio della trasformazione della spiaggia di Punta dell’Olmo da pubblica in privata (un classico da “mani sulla città” quella delle variazione delle “destinazioni d’uso”). Su cui oltretutto incombeva un complesso immobiliare nell’interesse di Spinelli, che però incontrava qualche difficoltà per l’approvazione. E infine il rinnovo della concessione trentennale del Terminal Rinfuse (controllato di fatto sempre da Spinelli), egualmente “in stallo”.

L’attuale capo di gabinetto della Regione, Matteo Cozzani, è invece accusato di «corruzione elettorale», con l’aggravante del fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova.

Gli altri nomi sono quelli di Mauro Vianelli, presidente dell’Ente Bacini (considerato l'”uomo ombra” del porto e vicino al Pd), Roberto Spinelli, figlio dell’imprenditore Aldo, Venanzio Maurici (sindacalista della Cgil), Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa: gli ultimi tre sono il collegamento nell’ambito della criminalità organizzata.

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Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali

Porto di Genova 7 maggio 2024
Questo è il primo terremoto, sarebbe facile dire avevamo ragione su tutto, sarebbe facile dire che alcuni

pc 7 maggio - Il piano genocida dello stato sionista di tipo nazista d'Israele prosegue - Israele ha iniziato l’assalto a Rafah

 Migliaia di palestinesi di nuovo in fuga dalle bombe

I bombardamenti dell’artiglieria israeliana hanno colpito i quartieri di Al-Salam e Al-Jeneina, a est della città di Rafah, tra i colpi di arma da fuoco di veicoli militari israeliani nell’area dell’aeroporto di Gaza distrutto.

Il gabinetto di guerra israeliano ha approvato domenica all’unanimità l’avvio dell’operazione militare a Rafah già iniziata nella giornata di ieri con l’appello ai palestinesi ad evacuare la parte orientale della città, vicina al confine con Israele.

Khalil al-Hayya, vice capo del Movimento di Resistenza Palestinese Hamas nella Striscia di Gaza e membro del suo ufficio politico, in serata aveva affermato che il movimento ha accettato la proposta dei mediatori su un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Aveva inoltre sottolineato che la proposta raggiunge gli obiettivi desiderati dal popolo palestinese, spiegando che la palla era nel campo dell’occupazione israeliana.

Secondo l’agenzia israeliana YnetNews, sono due i fatti hanno indotto Israele a prendere la decisione che era stata rinviata per mesi nella speranza di arrivare a un accordo su tregua e rilascio degli ostaggi: l’intransigenza di Hamas e il mortale attacco di mortai sferrato domenica dalla resistenza palestinese al

pc 7 maggio - La Colombia rompe le relazioni diplomatiche con Israele

di José Emiliano Pérez *

“Questo governo è contro tutti i genocidi. Quanti applaudono il genocidio dei palestinesi hanno applaudito anche quello dei colombiani. Costruiscono politiche di morte, mentre l’umanità ha bisogno di politiche di vita”.

Il primo governo di sinistra della storia colombiana non dimentica il ruolo che Israele ha avuto nell’addestramento delle prime bande paramilitari di estrema destra che insanguinarono il Paese tra anni ’90 e 2000, generando decine di migliaia di morti civili.

Tel Aviv ha dato per decenni ai governi conservatori colombiani un grande contributo militare per la “guerra al terrorismo”, nel momento in cui le élite colombiane decisero di affrontare il conflitto armato interno oscurando la sua origine sociale e politica, presentandolo come semplice problematica di “sicurezza” da risolvere militarmente.

La Colombia passa dall’essere il principale alleato sionista nella regione al secondo Paese, dopo la Bolivia, che recide completamente le proprie relazioni con Israele. Ancora una volta il Latino America

lunedì 6 maggio 2024

La truffa del G7: i ministri dei Paesi più industrializzati e inquinanti al mondo annunciano false promesse per fronteggiare la questione climatica.

Riflessioni e valutazioni conclusive di una settimana di mobilitazione, scritte a più mani tra chi ha partecipato al percorso di costruzione della contestazione.

È evidente che gli incontri dei Ministri del G7 sono soltanto sontuose messinscene mediatiche, in cui si finge che i “governi dei migliori” assumano impegni diversi da quelli reali, già presi altrove dai grandi burattinai della finanza e dell’industria. Nel contempo si fa propaganda per convincere le masse ad accettare scelte che convengono a quegli stessi soggetti. Per esempio il nostro Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica continua a spingere sull’energia atomica per uscire dal fossile, partendo dal presupposto – falso – che il nucleare di quarta generazione sia energia pulita e sicura. Non trova accordo (la Germania, in particolare, è scettica in quanto ha già abbandonato quella strada), e ciò nonostante Pichetto Fratin continua a ripetere il mantra del nucleare pulito, come da copione, non avendo certamente le competenze tecniche (è un commercialista) per valutare a fondo i numerosi e controversi aspetti di un argomento così complesso.

A conclusione dei lavori è stato annunciato un accordo politico per dire addio al carbone entro il 2035. Secondo le dichiarazioni, l’Italia dovrebbe fare da apripista e spegnere tutte le centrali a carbone entro il 2025, tranne quella di Fiume Santo in Sardegna, che resterebbe attiva fino al 2027. A ciò si aggiunge l’ambizione di uno stop all’inquinamento da plastica entro il 2040. È indicativo che manchi un accordo tecnico, ossia che non si abbiano piani sul come fare, ma le promesse, già in drammatico ritardo, si sprecano.

Questo ci fa capire che la classe politica non ha alcuna competenza in merito a questi temi: nel

pc 6 maggio - A Palermo è di nuovo strage di lavoratori - Massima denuncia e mobilitazione generale e autonoma

Sono almeno cinque i lavoratori uccisi per intossicazione dopo essere rimasti intrappolati nelle fognature di un’azienda vinicola, un sesto si trova in gravi condizioni. Erano dipendenti di una ditta esterna ad Amap.

pc 6 maggio - Mille modi per denunciare il genocidio contro il popolo palestinese - Roma

Finti cartelli turistici intorno alla sede diplomatica di Israele

“Ambasciata del genocidio”. Comparsi finti cartelli turistici intorno alla sede diplomatica di Israele

Sono comparsi questa mattina nei dintorni di Villa Borghese, a Roma, alcuni finti cartelli turistici a segnalare la direzione per l’"Ambasciata del Genocidio". Una serie di cartelli applicati su muri e cassonetti vicino la sede dell’ambasciata di Israele di via Michele Mercati, nella zona nord della Capitale.

pc 6 maggio - Al via l’esercitazione Mare Aperto 2024 - info

Impegnati circa 9.500 militari di 22 nazioni

Ha inizio oggi la Mare Aperto 2024, la più imponente esercitazione pianificata e condotta dal Comando in Capo della Squadra Navale della Marina Militare, che vedrà impegnati circa 9.500 militari di 22 nazioni (di cui 11 appartenenti alla NATO). Circa quattro settimane di intenso addestramento, con oltre 100 tra navi, aeromobili, sommergibili e veicoli non pilotati. Vi sarà poi una consistente presenza di reparti anfibi, sia della Brigata Marina San Marco sia delle marine di Spagna e Francia nonché del corpo dei Marines statunitensi, tutti con relativi mezzi ruotati e cingolati. Coinvolti anche gli incursori e i subacquei del COMSUBIN.

In ambito interforze e interagenzia, la Mare Aperto 2024 vedrà la presenza di unità di Esercito, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, oltre a mezzi aeronavali della Guardia Costiera. A questi si aggiunge il personale civile proveniente da diversi istituti universitari, centri di ricerca e organizzazioni del comparto marittimo, della Difesa e di altri dicasteri.

Quest'anno, l'esercitazione coinvolgerà anche il gruppo navale permanente di contromisure mine della NATO dispiegato nel Mediterraneo (SNMCMG2), gli assetti navali operanti nell'ambito dell'iniziativa EUROMARFOR, la forza da sbarco spagnola e il gruppo portaerei francese Charles de Gaulle.

“Lo Strumento marittimo potrà mettere alla prova tutte le sue capacità, agendo nel contesto multidominio e restando interconnesso attraverso le infrastrutture degli innovativi domini cyber e spazio". Così si è espresso l'ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, Comandante in Capo della Squadra Navale, che ha poi sottolineato come "gli impegni della Marina Militare non sono mai stati così numerosi e sfidanti, con ruoli di comando assolti in tutta l'area del Mediterraneo Allargato, a

pc 6 maggio - Francia - Giochi Olimpici/repressione e videosorveglianza - Un contributo

Contro l’impero della videosorveglianza algoritmica

La “sperimentazione” della videosorveglianza algoritmica nel quadro stabilito dalla legge sui Giochi Olimpici è solo una manovra ipocrita intesa a legalizzare a piccoli passi un dispositivo di polizia già massicciamente dispiegato in Francia.

di La Quadrature Du Net da Mediapart

La “sperimentazione” della videosorveglianza algoritmica nel quadro stabilito dalla legge sui Giochi Olimpici è solo una manovra ipocrita intesa a legalizzare a piccoli passi un dispositivo di polizia già massicciamente dispiegato in Francia. Per contrastare questa strategia, La Quadrature du Net lancia oggi una campagna volta ad alimentare l’opposizione popolare alla VSA, una tecnologia basata su tecniche di “Intelligenza Artificiale” che equivale al controllo costante e automatizzato degli spazi pubblici e che segna una svolta storica nella sorveglianza dello Stato.

È stato presentato anche un reclamo alla CNIL (l’autorità della Privacy in Francia) per denunciare l’ipocrisia dei promotori della VSA e denunciare la negligenza del Garante per la protezione dei dati personali.

 Il pretesto dei Giochi Olimpici

Negli ultimi giorni i servizi di polizia del Paese e i servizi di sicurezza delle compagnie di trasporto fanno legalmente uso della VSA[1]. A fine aprile, citando i grandi afflussi di persone legate a partite di calcio o concerti, la Questura di Parigi ha autorizzato la SNCF e la RATP a utilizzare le tecnologie della startup Wintics per incrociare le riprese di centinaia di telecamere installate su alcuni treni parigini e stazioni della metropolitana[2]. Queste “sperimentazioni” continueranno fino a marzo 2025, nel quadro giuridico stabilito dalla legge relativa ai Giochi Olimpici adottata lo scorso anno[3]. Non importa l’efficienza ridicola di questi sistemi di sorveglianza automatizzata degli spazi pubblici. Per il Ministero dell’Interno, i produttori e i loro rappresentanti politici, queste sperimentazioni servono soprattutto a distogliere l’attenzione, mentre allo stesso tempo centinaia di sistemi VSA vengono utilizzati illegalmente da anni dallo Stato, dagli enti locali o dalle autorità dei trasporti. Si tratta anche di farci dimenticare che all’incrocio tra interessi economici, elettorali e autoritari, i promotori della Tecnopolizia lavorano da anni per imporre la VSA ovunque sul territorio.

Il peggio deve ancora venire

Di fatto, i progetti di legge miranti a perennizzare la VSA ricorrendo alle applicazioni più sensibili –

pc 6 maggio - Sardegna: manovre Nato, coinvolti 13 atenei italiani

 

Nell’imponente esercitazione sono impegnati 9.500 militari di 22 nazioni. E 65 studenti. Si stanno testando capacità operative nel Mediterraneo, dalla Provenza alla Sicilia

di Costantino Cossu da il manifesto

Una prova muscolare in un quadrante, il Mediterraneo, che la guerra in Palestina e le tensioni in Medio Oriente hanno reso cruciale. Con la partecipazione delle università italiane e il coinvolgimento degli studenti. È iniziata l’altro ieri «Mare aperto 2024», un’imponente esercitazione internazionale coordinata dalla Marina italiana che vedrà impegnati 9.500 militari di 22 nazioni, di cui 11 appartenenti alla Nato. Si andrà avanti sino al 27 maggio.

Circa quattro settimane di intenso addestramento, con oltre cento tra navi, caccia, sommergibili e droni. Il teatro dell’esercitazione avrà come centro la Sardegna, in particolare il poligono di Capo Teulada, ma avrà un’estensione amplissima: dal Mar Ionio alle coste della Provenza, inglobando Sicilia e Corsica. I marines americani opereranno insieme con i reparti anfibi della Brigata San Marco e con le truppe da sbarco di Spagna e Francia. I francesi schiereranno la loro ammiraglia, la portaerei Charles De Gaulle. È la più grande esercitazione militare internazionale mai coordinata nel Mediterraneo dalla Marina italiana.

COINVOLTI anche 13 atenei italiani: Bari, Alma Mater Studiorum Bologna, Genova, Trieste, Statale Milano, Cattolica Milano, Politecnico Milano, Iulm Milano, Federico II Napoli, Sant’Anna Pisa, La Sapienza Roma, Luiss Roma, Università della Tuscia. «A bordo delle nostre navi – annuncia il ministero della Difesa – ci saranno, tra studenti e docenti, 65 universitari, che si integreranno con gli staff imbarcati in funzione del loro percorso di studi.

La presenza degli studenti e dei docenti, in un rinsaldato rapporto ormai pluriennale, evidenzia il

pc 6 maggio - Matteo Falcinelli torturato dalla polizia di Miami, il governo italiano sapeva

di Sergio Scorza

Martteo Falcinelli, uno studente italiano di 25 anni, iscritto all’Università della Florida è stato incaprettato in cella dalla polizia di Miami, rimanendo così per 13 minuti, immobilizzato con la stessa tecnica che uccise George Floyd.

Aveva osato chiedere il numero di matricola a un agente che stava per arrestarlo fuori da un locale. “Non ho diritti?”, urla, e a quel punto scatta l’arresto, col volto a terra, ammanettato e un ginocchio sulla nuca.

Nella stazione di polizia Falcinelli si trova poi contro quattro agenti

domenica 5 maggio 2024

pc 5 maggio - Info su 1° Maggio proletario e internazionalista sul blog maoistroad in lingua originale


pc 5 maggio - 206 anni fa nasceva Karl Marx che dedicò tutta la sua vita alla emancipazione del proletariato, fornendo la scienza per la rivoluzione proletaria verso il comunismo

Marx: "Renderò onore agli operai che non hanno nulla, che sono considerati una classe pericolosa e parteciperò attivamente alla loro organizzazione, perchè essi sono il motore collettivo della Storia dell'emancipazione, i principali costruttori di una società egualitaria".

pc 5 maggio - Domani martedì a ORE 12 Controinformazione Rossooperaia: una partecipata assemblea a Palermo di proletarie e proletari apre la nostra campagna per il G7 di Puglia


pc 5 maggio - SITUAZIONE LAVORO DELLE DONNE IN ECUADOR - Riceviamo e pubblichiamo questo articolo del 1° Maggio da organización Luna Roja

Dal blog femminismorivoluzionario 

La crisi che sta attraversando il sistema capitalista imperialista ha generato un graduale deterioramento delle condizioni di vita delle classi popolari. Nell'Ecuador ci sono più 350.000 persone senza lavoro, dove le donne occupano un posto importante in questo numero di disoccupazione. Le promesse dei governatori di turno di creare maggiori opportunità di lavoro sono solo offerte che si diluiscono quando i politici raggiungono il potere.
Quito rimane ancora la città dove c'è maggiore disoccupazione, motivo per cui non sorprende che il lavoro informale o ambulante si posizionino con maggiore forza, in questo contesto le donne sono in cima alla percentuale di lavoratori ambulanti, perché molte di loro affrontano da sole la mantenimento dei vostri figli o sono capifamiglia. Situazione che diventa allarmante data la criminalizzazione del lavoro ambulante da parte del sindaco di Quito e della polizia metropolitana, che si sono incaricati di eseguire un continuo di molestie e repressione contro le donne del paese, hanno persino usato armi cortopunzzanti per sottrarre loro la merce.
Un altro dei settori più vulnerabili sono le donne lavoratrici retribuite a casa, che sono per lo più donne indigene e afroecuadoriane, dove il 62,8% di loro ha lavorato senza affiliazione all'IESS nel 2022 e 9 su 10 sono state discriminate e sottoposte a violenza di genere. Le lavoratrici retribuite a casa oltre a svolgere compiti di pulizia, si occupano di nutrimento e assistenza della famiglia per cui lavorano, alcune di loro vivono in un regime "porte in casa", iniziano la loro

sabato 4 maggio 2024

pc 4 maggio - Un operaio muore d’infarto alla Stellantis Europe di Atessa - Ad aprile gli operai e le operaie avevano lottato proprio sulle condizioni di sicurezza e salute

Massimo Di Florio, 56 anni, si è improvvisamente accasciato su un carrello colpito da un infarto alle 23,30 di ieri

04 Maggio 2024 alle 12:40

Un uomo di Lanciano è morto la notte scorsa al reparto montaggio dello stabilimento Stellantis Europe di Atessa (Chieti), ex Sevel: erano passate le 23.30 di ieri sera, al terzo turno notturno, quando Massimo Di Florio, 56 anni, si è improvvisamente accasciato su un carrello colpito da un infarto. A seguito dell'accaduto il restante turno di lavoro è stato annullato in comune accordo tra l'azienda e la Rsa di Fim, Uilm e Fismic nei reparti Montaggi e Logistica.


Ad aprile vi era stato uno sciopero e sit in Atessa Stellantis organizzato da Slai cobas e Usb, proprio per rivendicare migliori condizioni di lavoro nello stabilimento Stellantis di Atessa. 

Nel loro comunicato avevano scritto: "Il percorso di rivendicazione ci ha portato nella mattina di venerdì 12 aprile 2024 a promuovere un sit-in di protesta sotto gli uffici dello SPSAL di Chieti (ente di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro).

Una delegazione USB/Slai cobas ha avuto un'incontro con dirigenti dello Spsal per esplicitate le ragioni di tale iniziativa e consegnare un esposto contenente le richieste delle due organizzazioni: controlli su alcune specifiche postazioni di lavoro, l’attivazione di controlli periodici su postazioni a campione in tutte le officine e verifica della correttezza dei DVR (documenti valutazione rischi), verifica delle modalità di gestione della sorveglianza sanitaria e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente.

Nelle quasi due ore di colloquio - informò la delegazione - il direttore dello SPSAL ci ha confermato,